Cari colleghi,
Secondo quanto promesso dal Governo tra qualche settimana avrà inizio la cosiddetta "fase 2", che dovrebbe anche permettere una attività dei nostri studi più vicina alla normalità.
In tale ipotesi non ci si dovrebbe più limitare alle prestazioni indifferibili, ma potrebbe essere possibile, magari con alcune limitazioni, anche eseguire prestazioni elettive.
In questa eventuale circostanza sarà di primaria importanza verificare di poter svolgere il proprio lavoro in condizione di sicurezza, ricordando in primis che, in quanto datori di lavoro, siamo responsabili anche di quella del nostro personale, collaboratori compresi.
Per sapere quali saranno i criteri a cui la professione odontoiatrica dovrà adeguarsi nella Fase 2, restiamo in attesa che il tavolo tecnico istituito presso il Ministero Salute si pronunci.
Intanto l'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Arezzo ha proceduto alla consegna di mascherine filtranti FFP2 ricevute dalla FNOMCEO.
Nel frattempo assistiamo anche ad un grande sforzo pubblicitario da parte dei nostri fornitori nel proporre i più svariati sistemi di igienizzazione ambientale per gli studi odontoiatrici.
Si ricorda che tali sistemi NON sono ad oggi in possesso di sicura e comprovata validità scientifica, e non saranno ritenuti necessari finché non riconosciuti come tali dalle linee guida ministeriali sopra citate.
I nostri studi sono sempre stati sicuri per i nostri pazienti e lo sono anche oggi a patto di riconoscere il rischio e valutare le strategie operative che lo possono eliminare.
L’attenzione che tutti noi da sempre poniamo nell’adeguare le nostre procedure alle situazioni incombenti che quotidianamente incontriamo, ci permetterà, magari con qualche piccola accortezza in più (che peraltro abbiamo già messo in pratica nella gestione delle emergenze) di superare anche questo momento di criticità.
Il vero rischio LO CORRIAMO NOI: non sarà qualche nuovo dispositivo a diminuirlo, ma la stretta osservanza delle procedure di protezione individuale.
Pertanto, l'acquisto di questi macchinari al momento ha solo funzione di marketing, e tutte quelle eventuali affermazioni che tramite la pubblicità sanitaria tendessero ad affermare che il possesso di tali attrezzature debba essere inteso come una supposta superiore attenzione al paziente, potrebbero essere considerate ingannevoli e quindi deontologicamente perseguibili.
Augurandovi ogni bene.
Il Presidente CAO
Giovacchino Raspini
Arezzo, 22 aprile 2020
