L’Ordine dei Medici Chirurghi
ed Odontoiatri della provincia di Arezzo esprime amarezza e sconcerto per le
dichiarazioni postate su un social media dal Sindaco di Cortona, Luciano Meoni,
che ha accusato un Medico della Val di Chiana di non aver rispettato i
protocolli intesi a contenere la diffusione della infezione da coronavirus.
Tale affermazione, come
verificato dall’Azienda USL Toscana Sud Est, è risultata priva di qualunque
fondamento.
L’Ordine dei Medici rileva con
sconcerto e amarezza come il Sindaco, per legge dello Stato responsabile della
sanità pubblica, nella drammatica contingenza attuale, abbia preferito formulare
pubblicamente accuse gratuite fondate solo su illazioni rivelatesi poi non
veritiere, piuttosto che perseguire l’accertamento della verità attraverso gli
appropriati canali ufficiali.
Solo quest’ultima modalità,
infatti, avrebbe consentito la corretta tutela della salute pubblica. Al
contrario, il Primo Cittadino di Cortona ha inutilmente creato allarme nella
cittadinanza con affermazioni diffamatorie e fuorvianti a detrimento di un
professionista e di una intera categoria.
L’Ordine dei Medici Chirurghi
e Odontoiatri della Provincia di Arezzo ancora una volta sottolinea la
professionalità, la competenza, l’abnegazione e la passione con la quale tutti
i Colleghi quotidianamente si prodigano fino all’inverosimile, in ospedale come
nel territorio, per curare i malati e contrastare i devastanti effetti della
pandemia da coronavirus.
L’Ordine esige da tutti il
massimo rispetto non solo per questi Colleghi, ma anche e soprattutto per
quelli che sono stati mandati allo sbaraglio senza Dispositivi di Protezione
Individuale e senza programmazione strategica alcuna, ed hanno perso la vita
mentre si dedicavano al loro lavoro.
Arezzo, 28 marzo 2020